I sindacati del settore trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Trasporto Aereo, compresa l’associazione Assaereo di Confindustria, in questi giorni hanno incontrato in videoconferenza i funzionari del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). L'incontro, sollecitato da tempo per avere chiarimenti sulla privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways, ha lasciato insoddisfatti i rappresentanti dei lavoratori. 

"Servono tempi rapidi", affermano i sindacati. Il timore è che l'iter possa bloccarsi e mandare in fumo una procedura che stava per concludersi, mettendo a rischio il lavoro dei migliaia di lavoratori. L’incontro con funzionari ministeriali ha avuto un carattere interlocutorio. Secondo quanto si apprende, però, il dossier è in mano al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, poiché rientra tra la "ordinaria amministrazione". Si tratterà di una decisione da attuare mediante un Dpcm, anche se c'è chi sostiene che la vendita non sia una decisione politicamente neutra.

Detto diversamente: il Governo dimissionario può decidere sull’avvio della trattativa privata con la cordata che ha presentato l’offerta migliore: da un lato la proposta dell'armatore italiano Msc con il Gruppo tedesco Lufthansa, dall'altra quella del fondo statunitense d'investimento Certares in accordo commerciale con le aviolinee Air France e Delta Air Lines. 

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