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Difesa europea punta su aerei statunitensi

I progetti del Vecchio continente sempre più competitivi, ma occorre attendere la fine

Il salone dell'aerospazio di Farnborough, nel Regno Unito, si è concluso il 22 luglio scorso ma il dibattito alimentato all'interno del settore della difesa aeronautica non accenna a scemare tra gli addetti ai lavori. In cima all'agenda delle priorità c'è la corsa al riarmo da parte de Paesi dell'Unione europea, soprattutto adesso che sono alle prese con la guerra russo-ucraina in casa. Il fatto, però, è che la scelta finisce quasi sempre su mezzi prodotti negli Stati Uniti.

Il Regno Unito sta sviluppando il progetto dell'aereo multiruolo stealth di sesta generazione, Tempest per conto della Royal Air Force, su cui lavorano Bae Systems, Rolls-Royce, Leonardo e Mbda. L'entrata in servizio è prevista per il 2035 ma il cronoprogramma potrebbe non essere rispettato. L'Unione europea, invece, sta sviluppando il progetto franco-tedesco-spagnolo Future Combat Air System (Fcas), ossia un caccia di sesta generazione che sostituirà l'Eurofighter nel 2035.

L'Europa diventa sempre più influente per competere anche con gli Stati Uniti, tuttavia al momento i prodotti americani sono i preferiti: basti pensare al recente investimento da 100 miliardi di Euro della Germania che ha deciso di acquistare gli F-35 statunitensi di Lockheed Martin. Intanto, Washington, Mosca, Pechino e Bruxelles aumentano i budget per la difesa, chi più, che meno.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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