Il ministero della difesa spagnolo ha presentato alla commissione tecnica una proposta di revisione degli stipendi dei militari attivi nelle forze armate del Paese. Si tratta di una iniziativa che riguarderà 120.000 soldati. Insomma, l'aumento del bilancio destinato alla difesa -che dovrà raggiungere il 2% del Pil entro il 2029- non sarà destinato solo all'acquisto di nuovi sistemi d'arma. 

La Asociación de Tropa y Marinería Española (Atme) ha espresso il suo "totale disappunto" per le conclusioni della commissione, che non affrontano i "salari vergognosi" ed escludono i soldati dal futuro aumento dell'indennità di impiego per sergenti e tenenti. Gli fa eco l'Unión de Militares de Tropa (Umt), che ha espresso la sua "delusione" per un rapporto che contiene solo "raccomandazioni", non linee-guida, e che relega soldati e marinai a sottufficiali. 

È quanto riferisce il quotidiano spagnolo "El Pais", che cita una bozza del rapporto della Comisión Técnica sobre Retribuciones del Personal de las Fuerzas Armada. L'obiettivo del governo di Madrid è quello di adattare il compenso alle "particolari condizioni di responsabilità, preparazione tecnica, pericolo e difficoltà" del lavoro svolto. Una risposta all'inadeguatezza degli stipendi (1076 Euro netti) riconosciuta già nel 2018 dalla Comisión de Defensa del Congreso. 

Il rapporto raccomanda di regolare i compensi tenendo conto della partecipazione alle missioni ed alle esercitazioni. Pur non fissando alcun criterio, la bozza del documento avverte che l'importo da corrispondere dovrebbe essere una via di mezzo tra quello percepito per le operazioni sul territorio nazionale e quello per le missioni internazionali.