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Australia: caro-carburante pesa sul trasporto aereo

L'inflazione non scoraggia i viaggiatori dal prenotare un biglietto sui velivoli

Il caro-carburante influisce sul trasporto aereo più dell'inflazione. Basta guardare al caso del settore dell'aviazione in Australia, dove l'aumento dei prezzi dei beni di consumo non sembra influire tanto nelle prenotazioni dei biglietti aerei, quanto l'impennata dei costi del carburante che sta facendo lievitare le prenotazioni. 

Due delle maggiori compagnie del continente, Qantas Airways e Virgin Australia, stanno operando con capacità nazionale al di sopra dei livelli pre-pandemia. Tuttavia, la prima ha scelto di tagliare alcuni collegamenti aerei in programma nei mesi di luglio ed agosto, per cercare di aumentare le tariffe.

"Stiamo assistendo ad una domanda davvero forte a livello internazionale su tutta la linea e questo ci sta aiutando a recuperare i prezzi del petrolio nel mercato internazionale. In quello nazionale potremmo aver bisogno di un po' meno di capacità sul mercato per ottenere quella ripresa ed al momento ci stiamo lavorando", ha spiegato l'amministratore delegato di Qantas, Alan Joyce, ai giornalisti dell'agenzia di stampa "Reuters" a margine di una conferenza di settore a Doha, in Qatar.

"La maggior parte dei mesi -ha aggiunto- abbiamo una quota di entrate del 33%, ma non una quota di capacità del 33%. Bilanceremo attentamente una combinazione di gestione della capacità e aumenti dei prezzi, I mercati azionari, come sapete, non sono in un ottimo posto al momento. Quindi dipenderà solo da quando ci sarà una buona opportunità dal punto di vista del mercato". 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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