Il salvataggio della compagnia aerea Scandinavian Airlines divide i due principali azionisti, ossia i governi di Svezia (21,8%) e Danimarca (21,8%) che non trovano un'unità di vedute. L'aviolinea aveva annunciato di recente la necessità di ricapitalizzare la società per circa 900 milioni di Euro, convertendo contestualmente parte del debito accumulato in azioni; una decisione è attesa a metà giugno. 

Intanto Stoccolma frena. La Svezia ha annunciato di non volere partecipare alla ricapitalizzazione del vettore aereo in difficoltà, dopo che negli ultimi dieci anni ha sostenuto economicamente la società con oltre 781 milioni di Euro, in particolare durante la crisi pandemica. Copenaghen è più possibilista: il ministro delle finanze danese Nicolai Wammen ha dichiarato che nonostante la decisione della Svezia, "valuteremo il piano di Scandinavian Airlines per capire come il governo potrà contribuire".