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Conflitto ucraino: Usa ridimensiona fornitura armi

Biden fa retromarcia sull'invio di missili a lungo raggio Mlrs

La guerra tra Russia ed Ucraina ha raggiunto quasi i 100 giorni dal suo inizio e mentre le forze armate di Mosca avanzano a piè sospinto nell'est dell'Ucraina, i negoziati di pace per trovare una soluzione diplomatica al conflitto si sono impantanate. Forse per questo motivo nelle scorse ore l'amministrazione statunitense ha smentito le indiscrezioni circa l'invio di sistemi lanciamissili a lungo raggio Mlrs (Multiple Launch Rocket System). 

"Non invieremo in Ucraina sistemi missilistici che possono colpire all'interno del territorio della Russia", ha dichiarato il presidente americano Joe Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano conto delle indiscrezioni filtrate nei giorni precedenti da numerosi giornali d'oltreoceano. 

Una frenata che ha creato una irritazione bipartisan su entrambi i fronti del Congresso. "Una decisione ragionevole" l'ha definita il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che poi ha minacciato Washington: "In caso di attacchi alle nostre città, siamo pronti a colpire i centri decisionali criminali, che sono ben lontani da Kiev". 

A questo punto il nuovo pacchetto di forniture militari al vaglio del Congresso degli Stati Uniti e destinato a Kiev comprenderà solo missili a breve gittata, non superiore a 110 chilometri, escludendo i razzi Mlrs con gittata fino a 300 chilometri. Resta il problema politico di fondo: come assicurare il massimo sostegno alla resistenza ucraina, senza arrivare allo scontro diretto tra Washington e Mosca.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

Gic - 1244809

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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