La guerra tra Russia ed Ucraina, il ruolo della North Atlantic Treaty Organization (Nato) e gli effetti sugli equilibri mondiali. Sono temi che non potevano mancare dall'agenda del World Economic Forum. All'appuntamento, che si svolge dal 22 al 26 a Davos, in Svizzera, si incontrano esponenti di primo piano della politica e dell'economia internazionale, intellettuali e giornalisti.

"La Nato è il nostro più grande alleato, ma dobbiamo anche essere capaci di agire per la nostra difesa ed intervenire se richiesto. Se guardiamo ai dati dalla crisi finanziaria ad oggi vediamo che gli investimenti in difesa sono cresciuti in Europa del 20%, del 60% negli Stati Uniti, del 300% in Russia e del 600% in Cina. Abbiamo destinato 200 miliardi in capacità difensive e questi investimenti saranno coordinati in modo da non avere 27 tank diversi ma uno o due modelli interoperabili" ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Intanto, nel suo intervento a Davos, il segretario dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha confermato che "la Nato non entrerà in guerra in Ucraina", mentre è pronta a difendere i suoi membri in caso di aggressione. "La Russia non deve nemmeno pensare di attaccare i nostri alleati perché noi interverremo senza dubbio. Se la Russia sa che interverremo in difesa dei nostri alleati, non attaccherà. E questo è il modo migliore per proteggere la pace".