Russia autorizza collegamenti aerei verso Mar Rosso
Il divieto durava da 6 anni e dal disastro aereo del Sinai

Nel corso della giornata odierna, lunedì 9 agosto 2021, la Russia ha deciso di riattivare i collegamenti aerei verso le località egiziane del Mar Rosso, un divieto che durava ormai da sei anni. Tutto iniziò quando ci fu un attentato ad un velivolo russo che provocò la morte delle 224 persone a bordo (passeggeri ed equipaggio). Era il 31 ottobre del 2015 ed un aereo A-321/231 (marche EI-ETJ) della compagnia russa Metrojet precipitò sulle alture a nord del Sinai. Dopo alcuni video di rivendicazioni non ufficiali, il 18 novembre 2015 l’Isis si assunse la responsabilità dell’abbattimento tramite un ordigno.
Nelle ultime ore il volo EgyptAir MS724 è decollato da Mosca con 300 turisti, e l’A-300/330 è atterrato regolarmente a Hurghada, una popolare destinazione del Mar Rosso. I rapporti tra Mosca ed Il Cairo si stanno quindi progressivamente normalizzando, tenendo conto della ripresa dei voli tra le due capitali ufficializzata nel 2018. Secondo l’ambasciatore russo in Egitto Georgy Borisenko, la decisione non è stata adottata a cuor leggero dalla Russia, anche se negli ultimi anni è stato accertato un aumento continuo delle misure di sicurezza negli aeroporti e nei resort egiziani. L’augurio dello stesso Borisenko è che i turisti russi possano godere di un soggiorno sicuro e confortevole.
Sono otto i vettori aerei russi autorizzati ad operare collegamenti verso Hurghada e Sharm el-Sheikj da 43 città della Russia, un elenco che comunque non comprende una località importante come San Pietroburgo, visto che si tratta della destinazione del velivolo abbattuto sei anni fa sul Sinai.
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