Attaccata questa notte una fabbrica di componenti elettrici nella regione russa di Kursk. Il raid sarebbe stato condotto con successo da un drone armato guidato dalle forze armate ucraine. Dal canto suo Mosca ha comunicato che nelle scorse ore le difese anti-aeree russe hanno abbattuto 13 aeromobili a pilotaggio remoto di Kiev. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l'invio di ulteriori sistemi missilistici Patriot. 

"Nessuno dei lavoratori è rimasto ferito" nella fabbrica attaccata, ha dichiarato oggi Alexei Smirnov, il governatore della regione russa di Kursk, territorio al confine con l'Ucraina. Intanto, il ministero della difesa russo, guidato da Andrej Rėmovič Belousov, ha precisato che stanotte sono stati abbattuti complessivamente 13 droni ucraini: nella regione di Rostov (nove aeromobili), ma anche a Belgorod (uno), Voronezh (uno) e sul Mar Nero (uno). 

Intanto, il presidente ucraino Zelensky incalza i Paesi membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato) a cui chiede l'invio di ulteriori forniture militari. In particolare, Kiev chiede altri 25 sistemi missilistici Patriot per la difesa dello spazio aereo, oltre che un numero di aerei da guerra Lockheed Martin F-16 "Fighting Falcon" superiore a quelli già promessi ma non ancora giunti a Kiev.