Il Tribunale amministrativo regionale ha recentemente preso una decisione riguardante le pratiche di Ryanair, rilevando che il vettore aereo non ha adeguatamente informato i consumatori riguardo le opzioni disponibili dopo la cancellazione dei voli. Inoltre, è stato evidenziato che la low-cost ha influenzato indebitamente le decisioni dei consumatori, spingendoli a scegliere voucher in sostituzione dei rimborsi in denaro. Queste azioni sono state ritenute continuative ed aggravate dall'uso improprio della crisi pandemica per giustificare tali pratiche, anche quando non vi erano più restrizioni legali significative in vigore.

Il Tar ha sottolineato che l'analisi condotta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) è stata logica e priva di errori, concludendo che la condotta della compagnia era aggressiva e costituiva un indebito condizionamento che distorceva la libertà di scelta dei consumatori riguardo alle modalità di compensazione preferite.

Per quanto riguarda un'altra pratica sanzionata, il Tar ha trovato che le valutazioni dell'Agcm erano né irragionevoli né basate su interpretazioni errate. Questo ha portato a concludere che le motivazioni dietro alle sanzioni erano solide ed in linea con l'obiettivo di punire le violazioni nella regolamentazione antitrust. Le sentenze del Tar riaffermano quindi il ruolo dell'autorità di regolamentazione nel proteggere i diritti dei consumatori e mantenere una concorrenza leale nel settore del trasporto aereo.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.