Che fine hanno fatto i manager Alitalia
La compagnia è stata una scuola di alta formazione per tanti dirigenti
L'ex-vettore aereo di bandiera Alitalia, che dal 1946 al 2021 ha portato in giro per il globo un marchio tricolore che divenne presto sinonimo dell'italianità nel mondo, è oggi l'ombra di sé stesso. Oggi l'azienda è in amministrazione straordinaria, affidata ai commissari Gabriele Fava, Giuseppe Leongrande e Daniele Santosuosso. Ma che fine hanno fatto i manager ed i vertici dell'azienda che per anni hanno guidato l'aerolinea?
L'ultimo ex-dipendente ad aver raggiunto una posizione di rilievo è Marco Sansavini: entrato in Alitalia come direttore commerciale, ha lavorato per quasi 10 anni con il Gruppo Air France-Klm per poi passare all'aerolinea spagnola Iberia dove, dopo una breve parentesi come amministratore delegato della low-cost Vueling, di recente è stato nominato ceo e presidente della compagnia di bandiera iberica (vedi notizia AVIONEWS).
Giorgio Callegari invece è stato il primo italiano ad entrare nel consiglio di amministrazione del vettore aereo di Stato russo, Aeroflot, dove ha svolto la stessa mansione che aveva in Alitalia dal 1999 al 2011, quando era direttore delle strategie. Dopo gli anni in Russia successivamente ha assunto ruoli di alto livello presso la compagnia energetica Enel e presso banca Generali.
Molti dei dirigenti gestiscono oggi aeroporti italiani o svolgono ruoli di prestigio nel settore aviazione: Andrea Andorno dirige lo scalo di Torino; Alexander D'Orsogna quello di Ancona; Fausto Palombelli è ora presidente di Assoclearance, che gestisce l'assegnazione degli slot ai vettori aerei. Altri si sono reinventati un lavoro sempre nel settore trasporti; come Giancarlo Schisano che oggi è amministratore delegato di Industria Italiana Autobus, o Pierandrea Galli che oggi guida Cargolux Italia.
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