In questi giorni Israele ha mobilitato circa 300.000 riservisti con l'obiettivo di riprendere "il pieno controllo" del confine con la Striscia di Gaza e "ripristinare il livello di sicurezza". Per questo motivo la Israel Defense Forces (Idf) ed i vettori aerei commerciali nazionali hanno inviato velivoli da trasporto in vari Paesi europei per imbarcare soldati da riportare in Israele, a disposizione anche per un'eventuale operazione militare di terra contro Hamas. 

La Israel Airports Authority (Iaa) ha fatto sapere che oggi varie compagnie israeliane come El Al, Israir ed Arkia hanno organizzato voli aggiuntivi per riportare a casa i riservisti. Già ieri l'aeronautica militare, in coordinamento con il ministero degli esteri, aveva messo a disposizione due velivoli da trasporto militare, un Lockheed C-130 Hercules ed un C-130J Super Hercules per imbarcare i primi soldati. 

Dopo l'annunciata cancellazione di tutti i collegamenti aerei da e per l'aeroporto internazionale "David Ben-Gurion" di Tel Aviv da parte di circa 40 aerolinee da tutto il mondo, le compagnie di volo israeliane hanno deciso di aumentare temporaneamente la propria capacità operativa da qui ai prossimi giorni.