Regno Unito: governo sul caos aereo
Sunak: "Importante che compagnie onorino obblighi nei confronti dei passeggeri"
Il governo britannico ha chiesto nelle scorse ore ai vettori aerei che operano nel Regno Unito di assistere i passeggeri rimasti a terra, dopo che un problema tecnico al sistema informatico di gestione del traffico nazionale ha causato il tracollo del settore del trasporto aereo del Paese, con pesanti disagi per due giorni in tutta Europa. Almeno 1100 i voli cancellati e centinaia di migliaia i viaggiatori bloccati in aeroporto da lunedì.
"So quanto sia frustrante la situazione per le famiglie bloccate negli aeroporti. È importante che le compagnie aeree onorino i loro obblighi nei confronti dei passeggeri per quanto riguarda l'alloggio ed i voli per riportarli a casa. Il segretario ai trasporti si è impegnato per assicurarsi che le aerolinee onorino i propri obblighi e supportino i passeggeri al meglio delle loro capacità", ha affermato il primo ministro Rishi Sunak.
I disagi dovuti al collasso del traffico aereo di lunedì sono andati avanti per due giorni. Secondo il direttore generale della International Air Transport Association (Iata), Willie Walsh, il caos ha causato costi aggiuntivi per circa 115 milioni di Euro. Per limitare gli effetti del "guasto tecnico", ancora ieri British Airways ha cancellato alcuni voli, mentre easyJet ha organizzato voli aggiuntivi per rimpatriare i clienti bloccati nelle varie destinazioni europee.
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