Caro-voli: Italia, un modello per l'estero
La decisione di Bruxelles sul tetto ai prezzi darà un segnale a tutto il settore
Il braccio di ferro senza sosta fra il Governo italiano ed il vettore aereo low-cost Ryanair sul tema del caro-voli è divenuto ormai un tema che ha catturato l'opinione pubblica internazionale. Al centro del contendere c'è il cosiddetto Flight Cap, ossia il provvedimento del consiglio dei ministri, guidato da Giorgia Meloni, che intende porre un tetto ai prezzi dei biglietti (200% del prezzo medio annuo) per i voli tra la terraferma e le isole maggiori: Sardegna e Sicilia.
Si tratta di una questione molto delicata per Bruxelles, in quanto solleva questioni di difficile soluzione: da un lato garantire il diritto alla concorrenza delle imprese private, dall'altro tutelare il diritto alla mobilità a prezzi accessibili per i passeggeri che subiscono svantaggi derivanti dall'insularità. Il Codacons aveva chiesto al Governo di intervenire nei confronti del vettore aereo irlandese, che aveva annunciato la riduzione dei collegamenti sulla rotta Palermo-Roma.
L'Esecutivo sostiene che l’impennata dei prezzi sperimentata in estate sta minando il diritto alla mobilità dei cittadini italiani. Per tutta risposta, Ryanair ha minacciato di ritirare l'offerta dei voli più economici durante i mesi invernali. Il Governo italiano ha respinto le accuse, assicurando che il provvedimento è in linea con le norme europee. La questione interessa tutta Europa. Infatti, Bruxelles dovrà decidere se il Flight Cap rispetta il diritto comunitario. Sarà un segnale più ampio per gli altri Stati europei e l'intero settore aviazione.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency