Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, è stato audito questa mattina presso la commissione Attività produttive della Camera dei deputati, dove ha parlato della politica spaziale ed aerospaziale dell'Italia. Tra i principali temi emersi: la necessità di scrivere una legge ad hoc collegata alla prossima manovra di bilancio; la preminenza della prospettiva geopolitica che deve essere sempre più agile e chiara. 

"L'Italia è stata una delle prime potenze spaziali" ed oggi "il comparto è uno dei più strategici" dal punto di vista industriale. Nella penisola operano "300 aziende" e "sono 50.000 gli addetti specializzati, su un totale di 200.000 nella filiera, che impegna oltre 4000 aziende che costituiscono l'indotto". Il panorama composto "sia da grandi attori presenti sui mercati internazionali sia da piccole e medie imprese come start-up e spin-off che rappresentano un eccellente potenziale per la ricerca e la crescita", fatturando "4,5 miliardi di Euro l'anno nel settore", ha spiegato il ministro. 

Urso ha poi aggiunto che il Governo "prevede di presentare una norma collegata alla prossima manovra finanziaria". L'obiettivo è "avere la legge entro l'autunno del prossimo anno approvata dal Parlamento" perché "è una legge in cui vanno affrontate le criticità che noi riteniamo importanti": il recupero dei detriti spaziali, la militarizzazione, la tutela dell'interesse nazionale. Inoltre "il Pnrr prevede investimenti per 1,2 miliardi di Euro per potenziare i sistemi di osservazione della Terra".