L'Associazione tour operator italiani (Astoi) di Confindustria, che rappresenta oltre il 90% delle aziende del settore in Italia sottolinea come, pur comprendendo l'esigenza di rinviare lo sciopero del trasporto aereo (previsto inizialmente per oggi 19 maggio) a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna, la scelta della data alternativa del 4 giugno 2023 rappresenti un grande autogol per il Paese. 

"Domenica 4 giugno sarà infatti la giornata dedicata al rientro dei turisti dal ponte festivo del 2 giugno e, pertanto, visti i flussi attesi, il rischio di mandare in tilt aeroporti, vettori ed operatori del settore e di causare ingenti disagi ai passeggeri è più che concreto", ricorda l’associazione in una nota. 

Si chiede pertanto che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), Matteo Salvini, riapra il dialogo con i sindacati "per definire una data diversa e chiede al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, di intervenire per evitare seri danni al settore", considerata "la particolare situazione che si trovano ad affrontare gli 11.000 lavoratori del comparto, con salari insufficienti e scarse tutele".