Il caso giudiziario scoppiato in Europa sui 9 miliardi di Euro di aiuti che il governo tedesco mise sul piatto nel 2020 per sostenere il vettore aereo Lufthansa durante la pandemia non desta eccessive preoccupazioni fra i manager del Gruppo dell'aviazione. Questo per due motivi: nel 2023 l'aerolinea è tornata a fare profitti, inoltre quelli che potrebbero configurarsi come "aiuti di Stato" sono stati rimborsati. 

Un caso riemerso dal dimenticatoio dopo che di recente un tribunale della Corte di giustizia dell'Unione europea ha capovolto il parere positivo della Commissione europea, che inizialmente aveva approvato, secondo i giudici senza autorizzazione, il sostegno economico del governo tedesco. Adesso Lufthansa potrà impugnare la sentenza. In ogni caso i giudici, che hanno accolto il ricorso presentato dalle aerolinee Ryanair e Condor, hanno specificato che "la causa non era diretta contro la società, ma contro la Commissione europea". 

Un caso simile era accaduto nel 2021. Anche in quel caso i giudici accolsero un ricorso presentato dalla compagnia aerea low-cost irlandese Ryanair, contro il via libera della Commissione europea ai 550 milioni di Euro di aiuti dati dal governo federale tedesco e dallo Stato dell'Assia per salvare l'aerolinea turistica Condor dalle conseguenze nefaste della pandemia. In quel caso finì in un nulla di fatto.

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