Sono settimane decisive per la guerra fra Russia ed Ucraina. Parte dell'opinione pubblica internazionale si interroga su come andrà a finire l'offensiva militare di primavera di Mosca, mentre altri sono scettici e ritengono che il conflitto si protrarrà per anni. Ed adesso che Mosca assumerà la presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, torna a parlare di pace, secondo la prospettiva del Cremlino.

"Risolveremo la situazione in Ucraina ed altri conflitti nel mondo attraverso i principi della carta delle Nazioni Unite sull'equità sovrana degli Stati, sul principio dell'indivisibilità della sicurezza". "Il nostro compito è quello di garantire che la carta delle Nazioni Unite venga applicata nella sua interezza e che il diritto all'autodeterminazione non venga soppresso quando fa comodo all'occidente", ha dichiarato nelle scorse ore Lavrov. 

"È necessario unire le nostre forze -ha aggiunto- per contrastare i tentativi di ricatto e di pressione unilaterale illegale da parte dell'occidente", di fronte ad "un mondo multipolare" in cui la Russia, ma anche "Venezuela, Cuba e Nicaragua sono Paesi che scelgono la loro strada". Parole che Lavrov ha pronunciato in occasione dell'incontro con il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, seconda tappa del suo tour in America Latina. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.