Enac: investimenti su Viterbo per intermodalità aria-aria
Ente per lo sviluppo aeroportualità minore
Lo sviluppo di un network di aeroporti minori a favore della delocalizzazione turistica e del rafforzamento di scali con potenziale economico per i territori sono alla base del programma triennale 2023–2025 dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) finalizzato a realizzare lavori su vari piccoli aeroporti nazionali.
Si tratta di interventi per lo sviluppo dell’aeroportualità a servizio dell’aviazione generale e delle numerose tipologie di attività connesse che si svolgono nei piccoli scali (scuole di volo, formazione aeronautica, lavoro aereo, manutenzione, volo sportivo, soccorso sanitario e protezione civile). Le opere previste sono volte ad incrementare il livello di sicurezza e consistono principalmente in lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione delle infrastrutture di volo per un utilizzo più funzionale delle strutture e per un miglioramento degli standard di qualità per operatori ed utilizzatori.
In particolare per l'aeroporto di Viterbo è previsto un investimento di un milione di Euro necessario ad estendere l’utilizzo dello scalo agli usi civili, al fine dell’implementazione di una rete aerea di supporto a favore delle esigenze della società ed allo sviluppo turistico–economico del territorio.
Su Viterbo l’Enac conta di avviare una policy sperimentale di delocalizzazione turistica: uno dei progetti su cui sta lavorando l’Ente prevede percorsi legati all’innovazione tecnologica, che peraltro favorisce anche la riconciliazione tra il trasporto aereo e l’ambiente, tra cui la realizzazione di un network di aviazione generale, con aeroporti come Roma-Urbe e Viterbo, per connettere le piccole città e per collegare anche “in orizzontale” il nostro Paese, attraverso l’intermodalità aria–aria.
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