Guerra ucraina: la pace che vuole l'Italia
Crosetto: "Russia diffonde fake news. Italia non produce mine antiuomo. Putin va costretto a negoziare"
In attesa che il Governo Meloni completi il sesto decreto relativo alla fornitura di aiuti militari (armi, munizioni, equipaggiamento) ed umanitari (generatori di corrente, tende da campo, alimenti) all'Ucraina, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha puntato il dito contro le provocazioni russe all'Italia "con le fake news che anche l'ambasciata russa in Italia fanno circolare".
"Come la bugia che l'Italia esporta e vende mine antiuomo nei luoghi del conflitto. Peccato che l`Italia non produca da circa trent'anni ed aderiamo a tutti i trattati internazionali che ne vietano produzione ed esportazione in modo rigoroso", ha dichiarato il ministro in un'intervista al quotidiano italiano "La Stampa".
"Si stanno scavando solchi di odio -ha aggiunto Crosetto- che creano fenomeni di intossicazione mediatica e diplomatica". "Quindi sono preoccupato perché vedo allontanarsi la prospettiva di una pace che non sia solo di facciata". Ma "Putin "sta per lanciare l'attacco finale, va fermato e costretto a negoziare".
"I carri armati possono cambiare le sorti della guerra". Non sono "un tecnico di strategia militare. Quello che è certo è che gli ucraini sono convinti" che i tank siano necessari. "Noi forniremo sistemi anti-aerei". Le richieste della Nato a Roma "non sono cambiate rispetto al passato: serve materiale di difesa aerea, per difendersi dai missili che si abbattono sull`Ucraina", ha concluso il ministro della Difesa italiano.
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